VENEZIA
Salviamo il Pianeta Verde!
Di Alessia Vannini

Bugonia (Yorgos Lanthimos, 2025) è, innanzitutto, un film sull’importanza del prendersi cura del nostro pianeta e di tutti gli esseri che lo abitano. La specie a cui Lanthimos sembra essere più interessato è quella delle api, ed il motivo di questo attaccamento morboso – reso in maniera spasmodica soprattutto dal personaggio interpretato da Jesse Plemons – è piuttosto ovvio.
Attualmente considerate una specie in via di estinzione, le api sono tra gli animali più importanti per il benessere del nostro pianeta: impollinano i fiori che ci garantiscono frutta e verdura sane. Nonostante questa sia da tempo una conoscenza condivisa, il modo quasi paranormale ma fortemente efficiente in cui Lanthimos trasmette la pregnanza di questo tema è davvero degno di nota. Sebbene messo in secondo piano per gran parte del film, non passa mai in sordina, e Yorgos ci sbatte in faccia – come spesso ama fare – la stupidità e l’immensa ignoranza umana di fronte ad argomenti che ci riguardano tutti quanti e di cui, di conseguenza, dovremmo interessarci e per cui dovremmo lottare.

Con il suo approccio sottile ma efficace, Yorgos ci immerge in una visione avvincente, tanto divertente quanto ponderata. Non è una grande novità che il regista semini messaggi e critiche nei suoi film, ma mai come questa volta il concetto mi è penetrato così profondamente sotto la pelle. Nonostante la trama piuttosto assurda che illustrerò a breve, Bugonia è forse il film di Lanthimos più fondato e con i piedi per terra (doppio senso voluto, se capite a cosa faccio riferimento…) tra quelli che ho visto.
Adesso, “normale” non è forse una parola che credo abbinerò mai a Lanthimos, ma resta il fatto che il suo nuovo film è molto più realistico di quello che potrebbe sembrare a primo impatto. Ad ogni modo, Bugonia è sicuramente un film che necessita di più di una visione per essere pienamente apprezzato e compreso, ed è indubbiamente uno di quei film che trasmettono sempre qualcosa di nuovo ogni volta che lo si riguarda.
Passando alla trama, Bugonia racconta le vicissitudini di due cugini (evidentemente) mentalmente instabili: Teddy (Plemons) e Don (Aidan Delbis), due pazzi nonché fanatici degli alieni. Dall’altra parte c’è Michelle Fuller (Emma Stone), una potente CEO di una grande azienda, che viene rapita dalla folle coppia in quanto i due sono pienamente convinti che sia un’aliena intenzionata a distruggere il pianeta Terra. Non vi racconterò altro circa la trama perché credo di avervi già detto fin troppo.

Il mio consiglio personale è di andarlo a vedere il più alla cieca possibile, come ho fatto io (non ho neppure guardato il trailer prima di vedere il film e vi consiglio di fare lo stesso, nel caso in cui non sia troppo tardi), e questo perché Bugonia è un’avventura folle e piena di sorprese. Ad ogni modo, anche se avete già visto il trailer o letto qualcosa sul film, siate pur certi di rimanere sorpresi indipendentemente da ciò che sapete, perché è un film pieno di colpi di scena e momenti da lasciar a bocca aperta.
Dal punto di vista delle performance, nessuno di noi ha – presuppongo – mai dubitato del talento di Emma Stone e Jesse Plemons, né tantomeno della capacità di Yorgos di farli brillare sullo schermo. Tuttavia, la nuova aggiunta al cast è una sorpresa a dir poco meravigliosa e accolta calorosamente.

Aidan Delbis funge da eccellente braccio destro al fianco di Jesse e conferisce a un personaggio apparentemente comune una sfumatura inedita. Sono davvero convinta che sentiremo molto parlare di lui negli anni a venire e, senza dubbio (o almeno così spero), nei prossimi film di Lanthimos. Per quanto riguarda Jesse ed Emma, non credo sia mio compito dirvi quanto siano straordinari, perché suppongo sia ormai un pensiero condiviso a livello globale, né tantomeno devo dirvi quanto sia impressionante la mise-en-scène di Yorgos, perché penso ve lo immaginiate già.
Ciò che mi sento di dire, però, è che dal mio punto di vista Bugonia rappresenta un enorme passo in avanti rispetto a Kinds of Kindness (2024) – che a me era sembrato un passo indietro altrettanto grande rispetto al pluripremiato Povere creature! (Poor Things, 2023). Infine, consiglio vivamente a tutti gli amanti di Lanthimos di andarlo a vedere quando uscirà nei cinema e lo raccomando altrettanto ai suoi haters, affinché possano ricredersi sul suo conto e dargli una seconda chance. Sono convinta che sarà uno dei principali contendenti alla prossima edizione degli Oscar.
Le api sono (quasi) morte. Lunga vita alle api!



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