EDITORIALE N2 2025

Questa voce fa parte 2 di 40 nella serie N2 2025

EDITORIALE

Di Edoardo Sampaoli e Giovanni “Fusco” Pinotti

Ci siamo già incontrati, mi pare.
Sembrerebbe che l’uomo misterioso di lynchiana memoria abbia ragione, dato che state per leggere il secondo numero del tanto atteso Voyage Dams. Dopo aver aperto le danze con vampiri e bambole atomiche, il ballo prosegue sulle note dei grandi innamorati nella settima arte.
Filo rosso della rubrica 27-99 di questa edizione, infatti, saranno proprio quelle coppie che hanno segnato il cinema dentro e fuori dallo schermo: ci appassioneremo alle vicende narrative e sentimentali di leggendarie coppie quali Humphrey Bogart e Lauren Bacall, Gena Rowlands e John Cassavetes, Woody Allen e Mia Farr… vabbè, non tutte le coppie sono invecchiate benissimo, ma confidiamo che apprezzerete lo sforzo.
Proseguendo con la sezione delle Nuove Uscite, noterete (o almeno, lo speriamo) che questo mese possiamo vantare numerose recensioni; i nostri redattori si sono incatenati alle poltrone dei cinema bolognesi, offrendovi le loro riflessioni sui più intriganti film in sala, quali A Complete Unknown, Io sono ancora qui, The Brutalist e Babygirl.
Come ormai tradizione, continua anche l’appuntamento con le rubriche fisse: per i disillusi del cinema contemporaneo (o semplicemente per gli appassionati del vintage), la porzione dedicata al Muto vedrà l’esordio sulle pagine della rivista di maestri come Victor Sjöström, John Ford e Sergej Ėjzenštejn; la sezione della Tecnica proporrà un interessante e insolito accostamento tra due opere di autori tanto controversi quanto fondamentali come Roman Polański e Gaspar Noé; infine, sulla scia dell’excursus precedente che arrivava fino agli anni Quaranta, la rubrica dei Costumi continuerà la sua analisi attraverso la filmografia e la moda degli anni Cinquanta.
Spulciando l’indice, i più attenti tra di voi avranno notato l’assenza della rubrica Toro Scatenato; tranquilli, non si tratta di una svista. Questo mese, un clima di calma e consenso universale dominava su tutta la redazione, forse dovuto al sentimentalismo tipico del mese di San Valentino. Possiamo comunque garantirvi che lo scontro cinefilo tornerà sprintando nel prossimo numero, più feroce e controverso che mai.
Come anticipato nell’editoriale precedente, una fetta consistente del numero di febbraio è dedicata al grande David Lynch, con recensioni di alcuni dei suoi film più amati e un approfondimento su un aspetto spesso trascurato ma indubbiamente importante del suo cinema, la moda. Ci auspichiamo che questa dedica, nel suo piccolo, possa introdurre la figura di questo titano ai profani e offrire agli appassionati più navigati qualche ulteriore spunto di riflessione.
Conclude questo secondo numero il sempre più interessante segmento degli Approfondimenti, con la seconda parte della rubrica dedicata al Western revisionista e articoli dedicati da una parte al controverso e surreale processo Depp v. Heard, dall’altra al tanto discusso utilizzo dell’intelligenza artificiale in The Brutalist.
Viene infine finalmente inaugurata la Bacheca Studenti, con una frizzante recensione sul misterioso PAPmusic, uno dei tanti film recenti che ci rendono orgogliosi dell’essere italiani (nonché finanziatori diretti della pellicola, che gioia…).
In attesa del prossimo numero e nell’auspicio di aver suscitato il vostro interesse e il vostro desiderio di partecipazione, vi auguriamo buona lettura. Speriamo che vi divertirete almeno la metà di quanto ci siamo divertiti noi a scrivere.

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Autori

  • Edoardo nasce da un padre cinefilo che in gioventù possedeva una videoteca. In quarantena lo accompagna in visioni di film come Arancia Meccanica.
    Edoardo prova a passare il tempo libero gettandosi sui primi film, come un Taxi Driver su altadefinizione, che per sentire bene l’audio attaccò una cassa al pc. Da lì innumerevoli i pomeriggi passati in ricerca continua degli angoli più remoti del cinema. Tra i tanti, predilige il muto, lo spiritualismo di Tarkovskij, la disamina di fede e famiglia di Bergman, le nevrosi dell’umanità di Cassavetes, l’esoterismo di Jodorowsky, la verità estatica di Herzog, la follia di Fassbinder… ci fermiamo qua. È infatti tipico di Edoardo guardare le persone con lo sguardo nella foto soprastante che gli parlano di cinema che non sia Fight Club o Interstellar.


     

     

     

  • Tanto tempo fa (il 1998), in una galassia lontana, lontana (la Lombardia), nasceva Giovanni “Fusco” Pinotti, detentore dell’onore e dell’onere di essere co-direttore e caporedattore della rivista Le Voyage Dams la Lune. Tra le sue passioni cinematografiche figurano il western, la fantascienza, l’horror gotico, il tridente Leone-Eastwood-Morricone, Akira Kurosawa ed Elio Petri. Quando non scrive o parla di settima arte, è impegnato ad ammorbare i suoi conoscenti con filippiche marxiste o a giocare con il suo cane Ben.

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