27-99: GLI ESORDI NEL CINEMA
Di Alessia Vannini
Come molti di voi avranno saputo, il 15 gennaio è venuto a mancare David Lynch, una delle menti più geniali ed anticonvenzionali del cinema e della televisione, che con la sua creatività ha cambiato drasticamente entrambi i medium durante i suoi anni di carriera.
Parlando di esordi, non si può pertanto non citare quello del visionario Lynch. Eraserhead – La mente che cancella è un film indipendente del 1977 scritto, diretto, prodotto e montato da David Lynch, che ha anche creato la colonna sonora e il sound design. Girato in bianco e nero, è stato il suo primo lungometraggio dopo diversi cortometraggi.

Inutile dire che, specialmente in un film del genere – a metà strada tra il thriller psicologico, il body horror e lo sci-fi – il regista debba tanto al Surrealismo ed in particolare ai film dello spagnolo Luis Buñuel, quale Un chien andalou (1929). La sceneggiatura di Lynch per Eraserhead è stata influenzata anche dalla sua lettura, fra gli altri, del romanzo di Franz Kafka del 1915 La metamorfosi (Die Verwandlung).
Il protagonista è Henry Spencer, interpretato dall’eccezionale Jack Nance. L’attore è uno dei figliol prodigi di Lynch, avendo collaborato col regista in cinque dei suoi film ed avendo preso parte alla saga di Twin Peaks, nella quale interpreta il personaggio di Pete Martell. Eraserhead racconta la storia di un uomo, per l’appunto Henry, che viene lasciato a prendersi cura del suo bambino gravemente deforme in un paesaggio industriale desolato. Quello che racconta Lynch è un mondo a sé stante, immaginario, grottesco, alienante e angosciante.
Il film si apre con la faccia di Henry sovrapposta ad un pianeta nello spazio. Egli apre la bocca e da essa emerge una creatura simile a uno spermatozoo. Un uomo dentro il pianeta muove una serie di leve e la creatura nuota via. Mentre Henry è di ritorno a casa, viene fermato fuori dal suo appartamento dalla Bella Ragazza dall’altro lato del Corridoio, che lo informa che la sua fidanzata, Mary, l’ha invitato a cena con la sua famiglia. L’incontro e la cena con i genitori di Mary risultano piuttosto imbarazzanti e si percepisce fortemente il disagio del personaggio attraverso lo schermo. Dopo cena, Henry viene informato dalla madre di Mary che sua figlia ha avuto un bambino e che lui è il padre; pertanto, è necessario che si sposino. Mary, tuttavia, non è sicura che ciò che ha portato dentro di sé sia effettivamente un bambino.
La coppia si trasferisce nel monolocale di Henry e inizia a prendersi cura del “bambino”, difficilmente definibile tale perché con una faccia inumana, simile quasi a quella di un serpente. Il bambino si rifiuta di mangiare e piange incessantemente e intollerabilmente. Il rumore rende Mary isterica a tal punto che decide di andarsene, abbandonando Henry e il bambino. Henry cerca di prendersi cura del bambino, e scopre che fatica a respirare e ha sviluppato dolorose piaghe sulla pelle.

Henry inizia ad avere visioni, vedendo di nuovo l’Uomo nel Pianeta ed incontrando la Signora che vive nel suo Radiatore, la quale calpesta più creature sperma. Dopo un incontro sessuale con la Bella Ragazza dall’altro lato del Corridoio, ha un’altra visione in cui la Signora nel Radiatore canta In Heaven. Poi, la testa di Henry si stacca dal suo corpo mentre si agita, sostituita dalla testa che piange del bambino. La testa disincarnata di Henry cade dal cielo, atterrando in una strada e rompendosi.
Un ragazzo lo trova e lo porta in una fabbrica di matite per essere trasformato in gomme da cancellare.
Una volta risvegliatosi, Henry va a cercare la Bella Ragazza dall’altro lato del Corridoi, ma la trova con un altro uomo. Col cuore spezzato, Henry torna nella sua stanza e, con un paio di forbici, taglia la fasciatura del bambino, per poi scoprire che era ciò che teneva insieme i suoi organi interni. A questo punto il bambino ansima di dolore ed Henry pugnala i suoi organi con le forbici. Dalle sue ferite fuoriesce un liquido denso che ricopre la piccola creatura.
L’energia nella stanza si sovraccarica a tal punto da far lampeggiare le luci e, nel frattempo, il bambino assume proporzioni enormi. Seguono poi una serie di immagini che danno quasi la sensazione di un sogno febbrile: quando le luci si spengono completamente, la testa del bambino viene sostituita dal pianeta visto all’inizio; Henry appare in mezzo a una nuvola di residui di gomma; il pianeta si spacca e l’Uomo nel Pianeta combatte con le sue leve, che emettono scintille. Per finire, Henry è abbracciato calorosamente dalla Signora nel Radiatore, ed una luce abbagliante ed un rumore bianco aumentano in un crescendo, per poi terminare con una schermata completamente nera.
Se già dalla sua trama il film può sembrare assurdo e macabro, questo è niente a confronto della visione del film stesso, che teletrasporta lo spettatore in mondi paralleli e surreali, ma che portano tuttavia con sé un fondo di realtà. Non sono altro che uno specchio del nostro inconscio e delle nostre paure più profonde: le immagini surrealiste di Eraserhead e le sue sfumature sessuali sono state viste come elementi tematici chiave, e il suo intricato sound design come punto di forza tecnico.
Definito da Lynch stesso come il suo film più spirituale, è probabilmente anche il suo film più criptico e si suppone anche che la sceneggiatura tragga ispirazione dalla paura di Lynch della paternità. Sua figlia Jennifer, infatti, era nata con una malformazione ai piedi, che richiese un’ampia chirurgia correttiva.

Se ripensiamo all’agghiacciante scena in cui la Signora del Radiatore schiaccia le creature spermatozoi e poi incrocia lo sguardo di Henry, si potrebbe ipotizzare anche che questa donna onirica non rappresenti altro che una manifestazione della voglia di Spencer di uccidere il figlio, che abbraccia dopo averlo soppresso, quasi per rassicurarlo che lo ha fatto per il suo bene.
Il film è noto per i suoi forti temi sessuali: Eraserhead si apre infatti con un’immagine di concepimento e ritrae poi Henry Spencer come un personaggio terrorizzato dal sesso, ma affascinato da esso allo stesso tempo. Le immagini ricorrenti di creature simili allo sperma, compreso il bambino, sono una presenza costante durante le scene sessuali del film. Chiaramente, anche la Bella Ragazza dall’altro lato del Corridoio è simbolo di abbandono alle pulsioni sessuali.
Come personaggio, Spencer è stato visto come l’uomo di tutti i giorni, con la sua espressione vuota e il suo vestito semplice che lo rendono quasi un archetipo. Similarmente agli inetti sveviani, Spencer mostra una grande inerzia, tanto che, per quasi tutto il film, semplicemente lascia che gli eventi intorno a lui accadano, senza mai prendere veramente in mano la situazione. Anche nel momento dell’infanticidio finale, è come se lui venisse spinto a compiere una tale azione dall’enigmatica Signora del Radiatore, senza veramente domandarsi se sia la cosa più opportuna da fare.
Il sound design di Eraserhead è stato considerato uno degli elementi che ne definiscono la struttura. Il film presenta infatti diversi suoni industriali costanti: ciò favorisce a creare un’atmosfera minacciosa e inquietante; il costante rumore bianco di sottofondo è percepibile come un prodotto dell’immaginazione di Henry stesso.

In conclusione, che uno lo ami o che uno lo odi, Eraserhead è certamente un film che non può lasciare indifferenti. Migliaia sono le speculazioni e le interpretazioni che sono state fatte su quest’opera, ma pochi sono i chiarimenti offerti dallo stesso Lynch: egli sosteneva infatti che, non appena rilasci un film, tutti vogliono che tu ne parli; tuttavia, secondo lui i film stessi sono le parole, si narrano da soli.
Inoltre, come è risaputo, ogni opera d’arte suscita sentimenti e sensazioni diverse a seconda di chi la guarda.
A malincuore, diamo il nostro addio al grande David Lynch, sperando che, In Heaven od ovunque lui si trovi adesso, Everything Is Fine.



Lascia un commento