N2 2025

DIVA FUTURA

Di Sara Pellacani

“Per quanto le nostre idee fossero definite scandalose e bizzarre, la verità è che qualsiasi notizia ci riguardava finiva in prima pagina’’. Con queste parole inizia Diva Futura, il nuovo film di Giulia Steigerwalt (già regista nel 2022 di Settembre), che per girare la pellicola si ispira al libro del 2013 Non dite alla mamma che faccio la segretaria, scritto da Debora Attanasio.

Il film racconta l’ascesa e la caduta dell’agenzia produttrice di film porno Diva Futura, guidata da Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto), che ha lanciato alcune tra le più famose star del cinema a luci rosse, come Ilona “Cicciolina” Staller, Moana Pozzi ed Éva Henger. La storia viene narrata dal personaggio di Debora Attanasio, segretaria di Schicchi interpretata nella pellicola da Barbara Ronchi, la quale aveva già collaborato con la regista per il film Settembre.

Il film segue parallelamente diversi filoni narrativi e lo spettatore si addentra nelle vicende dei protagonisti.
Ad esempio, vediamo narrate contemporaneamente le storie di Cicciolina (Lidija Kordic), Moana Pozzi (Denise Capezza), Éva (Tesa Litvan) e Debora, tutte accomunate dalla loro relazione, che sia amorosa o lavorativa, con il protagonista. Questo continuo cambio di prospettive crea confusione a livello della trama e finisce per non sviluppare pienamente alcuni filoni narrativi, come quello di Moana, personaggio presentato in maniera molto interessante ma che poteva essere più approfondito. Nonostante ciò, lo spettatore viene comunque catturato dalle emozioni dei protagonisti e la pellicola risulta godibile e scorrevole grazie al ritmo serrato del film.

Altro punto a favore del film è come la regista sia riuscita a renderlo accattivante dal punto di vista estetico, ricreando lo scenario dell’Italia tra gli anni Ottanta e Novanta e riproducendo in maniera fedele e non caricaturale quel mondo sfavillante, in cui l’agenzia Diva Futura rappresenta un’isola felice rispetto alle altre produzioni pornografiche, che puntano solo a sfruttare le attrici pur di incassare.

Interessante è anche come la regista, attraverso i salti temporali, abbia mostrato dal punto di vista della fotografia i momenti di gloria dell’agenzia, fatti di colori accesi e sui toni caldi, per passare poi a una fotografia più pallida alla sua caduta nei giorni nostri, quando il mondo del porno di Schicchi viene soppiantato dall’Internet.

Diversi, infatti, sono gli spunti stimolanti proposti da Giulia Steigerwalt, che è solo al suo secondo film come regista. Una scena molto significativa è quella in cui il personaggio di Schicchi, da bambino, spia attraverso un binocolo le abitazioni delle altre donne, guardandole quando sono nude. Questa scena è rappresentativa del male gaze nel mondo del cinema; infatti, lo spettatore vede attraverso gli occhi di Riccardo, nonostante dietro la cinepresa ci sia una donna. La sequenza include quindi l’elemento voyeuristico, fulcro poi dell’intero cinema porno.

È proprio il personaggio di Riccardo quello che si distingue maggiormente all’interno della pellicola, grazie alla sua eccentricità e al suo savoir faire, due elementi ben rappresentati da Pietro Castellitto, il quale riesce a fare un ottimo ritratto di Schicchi senza risultare una macchietta. Castellitto interpreta in maniera pensata e mai esagerata un personaggio esuberante e l’attore risulta credibile anche nei momenti più drammatici.

Convince poi anche il resto del cast, soprattutto Barbara Ronchi, che rappresenta la timidezza, lo spaesamento e la determinazione del personaggio di Debora, catapultata in un mondo a lei estraneo. La pellicola, quindi, non cade mai nello scontato, anzi cerca di rappresentare l’idilliaca visione di Schicchi, fatta allo stesso tempo di contraddizioni e umanità, di illusioni e disillusioni.

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Comments

4 risposte a “N2 2025”

  1. Avatar milù
    milù

    bravissimə, ottimo lavoro, super interessante e completo!

  2. Avatar tami
    tami

    articolo bellissimo 🙂

  3. Avatar Camelia
    Camelia

    Love it🤍🤍
    Complimenti

  4. Avatar Edgardo Pistone
    Edgardo Pistone

    Grazie mille delle parole così ben scritte e puntuali.

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