N2 2025

EYES WIDE SHUT

Di Sara Pellacani

Dopo quasi ventisei anni, un alone di mistero avvolge ancora Eyes Wide Shut (1999), pellicola diretta da Stanley Kubrick, tratta dal romanzo Doppio Sogno (Traumnovelle) del 1926 di Arthur Schnitzler e che vede protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman, una delle coppie più amate e discusse degli anni Novanta.

I due interpretano i personaggi di Bill, un medico, e Alice, una ex gallerista. Felicemente sposati e con una figlia, la famiglia vive in un lussuoso appartamento di New York, che fa da sfondo alle cupe vicende narrate nella pellicola. Tutto comincia quando la coppia partecipa ad una festa prenatalizia a casa di un facoltoso paziente di Bill, Victor (Sydney Pollack), durante la quale sia Bill che Alice vengono sedotti rispettivamente da due ragazze e da un affascinante uomo. La sera seguente, prima di andare a dormire, i due conversano su quanto accaduto la sera precedente, arrivando ad avere un vero e proprio confronto che diventa sempre più acceso quando Alice rivela non solo di aver avuto fantasie erotiche su un ufficiale di Marina incontrato mentre era in vacanza con la famiglia, ma di aver persino pensato di abbandonare marito e figlia per scappare con lui.

Turbato da ciò che ha appena sentito, Bill riceve la telefonata che un suo paziente è morto e quindi si reca a casa della famiglia del defunto. Da qui tutta una serie di incontri che coinvolgeranno l’uomo in un caos di eventi, primo tra tutti un occulto rituale in maschera, dove Bill, spinto dalla curiosità, si intrufolerà. A fare da sfondo è una New York cupa, grottesca, fatta di contrasti messi in risalto grazie alla fotografia, che evidenzia le luci della città. Si passa infatti da tonalità più calde, come nei momenti in cui Bill si trova nel nido familiare, a tonalità più fredde, ed è proprio l’alternanza dei colori che denota una dicotomia tra desiderio e razionalità.

Già dal titolo, infatti, è intuibile la complicata e duplice natura del film, in quanto la traduzione sarebbe “occhi spalancati chiusi”, un titolo fortemente simbolico ed enigmatico, ricco di diversi significati. Il titolo, quindi, potrebbe indicare l’incapacità della borghesia di guardare oltre il proprio naso e di scavare a fondo per comprendere un sistema corrotto e ipocrita fatto di apparenze, di cui la coppia protagonista è solo la punta dell’iceberg.

Bill, infatti, partecipando al rituale in cui si è infiltrato, scoprirà un mondo fatto di ricchi viziosi e potenti che si nascondono dietro una maschera per poter sfogare le loro perversioni. Un mondo composto da gerarchie malate che lavorano dietro le quinte e che non si fanno scrupoli pur di proteggere questa realtà depravata ed inaccessibile.

Sempre ritornando al tema del desiderio, vediamo come i protagonisti siano continuamente dilaniati tra quelle che Pirandello chiamava Vita, ossia gli impulsi interiori della persona, e la Forma, ovvero l’insieme delle convenzioni che la società impone. Particolare esempio di ciò è Alice che, forse ormai insoddisfatta della sua vita matrimoniale monogama, rivela al marito le pulsioni sconvolgenti avute verso l’ufficiale. Curioso è come la Kidman proprio quest’anno abbia ricoperto un ruolo simile come protagonista del film Babygirl (2024) di Halina Reijn.
La coppia sia dentro che fuori dal set è comunque molto abile nel rappresentare i conflitti e i dissapori del loro rapporto. Inoltre, Tom Cruise riesce a convincere nei panni di un uomo ormai perso nel caos e che vede crollare tutte le sue certezze.
A rendere la pellicola ancora più criptica poi è l’elemento onirico: infatti, in alcuni momenti del film il confine tra realtà e sogno diventa sempre più sottile, in particolar modo nelle parti in cui Bill incontra personaggi grotteschi e sinistri, che Valle-Inclán, poeta spagnolo, avrebbe definito come Esperpento. Un esempio sono proprio le scene in cui Bill conosce il proprietario di un negozio di travestimenti aperto la notte.

Eyes Wide Shut è l’ultimo capolavoro del regista Stanley Kubrick e vede per l’ultima volta la coppia Kidman-Cruise insieme sul grande schermo. Il film ci trasporta in un’atmosfera onirica e ci intrappola nel vorticoso tunnel del desiderio, un desiderio inteso anche come pulsione che accomuna tutti gli esseri umani.

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Comments

4 risposte a “N2 2025”

  1. Avatar milù
    milù

    bravissimə, ottimo lavoro, super interessante e completo!

  2. Avatar tami
    tami

    articolo bellissimo 🙂

  3. Avatar Camelia
    Camelia

    Love it🤍🤍
    Complimenti

  4. Avatar Edgardo Pistone
    Edgardo Pistone

    Grazie mille delle parole così ben scritte e puntuali.

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